mercoledì 17 settembre 2008

Un ricordo di Kellero

Oggi ho deciso di rubare a mani basse da un blog che non avrei mai scovato se non fosse stato per Michele, conosciuto in rete come Kellero.
Michele e io giocavamo da piccoli con le macchinette e i soldatini e anche con l'automobile a pedali rossa che aveva lui. Abitava al piano sopra il mio e abbiamo passato insieme i primi anni delle nostre vite, giocando e litigando. Poi la sua famiglia ha cambiato casa e i contatti tra noi si sono persi, anche se i nostri genitori hanno continuato a sentirsi. Avevo notizie di lui dai miei ma non l'ho più visto da quando avevo 9 o 10 anni. Quando due anni fà è morto in un incidente con la moto non l'ho potuto salutare perchè ero in vacanza e l'ho saputo solo al ritorno. Mia sorella mi disse che a salutarlo c'erano tantissime persone e che a lei erano sembrati degli amici 'belli'.
Oggi, cercando il sito che i genitori di Michele hanno aperto per pubblicizzare il bed & breakfast che hanno aperto a casa loro (a fianco c'è il link), ho scovato il blog della Banda der gobbo: Blog antagonista di fattoni e ubriaconi: per un'informazione alcolica, giovanile e proletaria: gli amici di Michele. E chi sennò.
C'è un post che lo saluta (agosto 2006) ..beh io avrei voluto essere salutata così.
Per tornare al furto di post, spero non si arrabbi nessuno. E' che la citazione e l'esempio di Andrea Pazienza sono così azzeccati che ho fatto prima a copiarlo e incollarlo piuttosto che rimaneggiarlo o peggio, farlo passare per mio. Ecco il breve post:
"Esiste oggi una forma di fascismo archeologico che poi è un buon pretesto per procurarsi una patente di antifascismo reale. Si tratta di un antifascismo facile che ha per oggetto e obiettivo un fascismo arcaico che non esiste più e non esisterà mai più.
Pier Paolo Pasolini
Qualcuno di voi conosce Pazienza, no? Uno dei suoi fumetti più belli e commoventi secondo me è la "cielofonata a stefano tamburini", altro grande autore morto assai presto. In questa cielofonata, andrea appunto immagina di alzare la cornetta e che, dall'altro capo, gli risponda l'amico morto. Mi piacerebbe fare una cielofonata a pasolini a volte, che stava sempre così avanti, a volte anche troppo, tanto da non farsi capire. In questo modo però ci rende così attuale questa frase tratta, se non erro, dalle lettere luterane. A Pierpà, dimmi la verità, ma tu che cazzo ne sapevi de Fini, de Fiuggi e de tutti l'altri? Ah, hai tirato a indovinà? Ammazza quant'eri forte."