lunedì 21 luglio 2008

The carpet crawlers - Genesis


There is lambswool under my naked feet.
The wool is soft and warm,
-gives off some kind of heat.
A salamander scurries into flame to be destroyed.
Imaginary creatures are trapped in birth on celluloid.
The fleas cling to the golden fleece,
Hoping they'll find peace.
Each thought and gesture are caught in celluloid.
There's no hiding in my memory.
There's no room to void.
The crawlers cover the floor in the red ochre corridor.
For my second sight of people,
they've more lifeblood than before.
They're moving. They're moving in time to a heavy wooden door,
Where the needle's eye is winking, closing in on the poor.
The carpet crawlers heed their callers:
"We've got to get in to get out We've got to get in to get out."
There's only one direction in the faces that I see;
It's upward to the ceiling, where the chambers said to be.
Like the forest fight for sunlight, that takes root in every tree.
They are pulled up by the magnet, believing that they're free.
The carpet crawlers heed their callers:
"We've got to get in to get out We've got to get in to get out."
Mild mannered supermen are held in kryptonite,
And the wise and foolish virgins giggle with their bodies glowing bright.
Through a door a harvest feast is lit by candlight;
It's the bottom of a staircase that spirals out of sight.
The carpet crawlers heed their callers:
"We've got to get in to get out We've got to get in to get out."
The porcelain mannikin with shattered skin fears attack.
The eager pack lift up their pitchers- the carry all they lack.
The liquid has congealed, which has seeped out through the crack,
And the tickler takes his stickleback.
The carpet crawlers heed their callers: "We've got to get in to get out We've got to get in to get out."

Traduzione

Le creature striscianti

C’è della lana di agnello sotto i miei piedi nudi
La lana è soffice e calda
Emana un certo tipo di calore
Una salamandra si getta tra le fiamme per essere distrutta
Creature immaginarie sono intrappolate dalla nascite nella celluloide
Le pulci si attaccano al vello d’oro
Nella speranza di trovare pace
Ogni pensiero e gesto è impigliato nella celluloide
Non ci sono nascondigli nella mia memoria
Non ci sono luoghi da evacuare
Le creature ricoprono il pavimento nel corridoio rosso ocra
Per la mia seconda vista sulle persone sono più vive di prima
Si muovono insieme verso una pesante porta di legno
Dove la cruna dell’ago si chiude sul malcapitato
Le creature striscianti avvertono chi le chiama
“Dobbiamo entrare per poter uscire”
“Dobbiamo entrare per poter uscire”
C’è un’unica direzione nei volti che vedo
Guardano in su verso il soffitto, dove si dice ci siano le camere
Come la foresta combatte per la luce del sole, che trae radice da ogni albero
Sono spinte da un magnete ma credono di essere libere
Le creature striscianti avvertono chi le chiama
“Dobbiamo entrare per poter uscire”
“Dobbiamo entrare per poter uscire”
Superuomini ben educati sono trattenuti dalla criptonite
Sia le vergini sagge che quelle folli ridono scioccamente con i loro corpi splendenti
Attraverso la porta si svolge a lume di candela la festa per il raccolto
E’ la sommità di una scala a chiocciola che sale a perdita d’occhio
Le creature striscianti avvertono chi le chiama
“Dobbiamo entrare per poter uscire”
“Dobbiamo entrare per poter uscire”
Il manichino di porcellana con la pelle lacerata teme un attacco
Il gruppo impaziente solleva le brocche e porta tutto quello che manca
Il liquido infiltrato attraverso le crepe si è congelato
Ed il lusingatore porta il suo spinarello (un pesciolino di acqua dolce)
Le creature striscianti avvertono chi le chiama
“Dobbiamo entrare per poter uscire”
“Dobbiamo entrare per poter uscire”

Video