Tutte le agenzie spaziali stanno cercando il modo per andare su Marte. Sistemi di propulsione, protezione dai raggi cosmici, traiettorie, tutto viene studiato nel dettaglio. Ma c'è un aspetto che è ancora poco conosciuto: la psicologia degli astronauti. Un viaggio di andata e ritorno su Marte, con qualche mese di permanenza, richiede più o meno tre anni.Come assicurare l'equilibrio mentale dell'equipaggio? Gli psicologi hanno individuato i fattori che creano problemi più spesso: l'isolamento, il confinamento in uno spazio ridotto, la convivenza forzata, l'inattività e le differenze culturali. Un buon modello è Concordia, la stazione antartica italo-francese: inaccessibile durante l'inverno australe, la base è uno dei luoghi più isolati al mondo. Ogni anno ci vive una decina di ricercatori e tecnici per nove mesi. L'ideale per compiere esperimenti sul comportamento umano. Ma per il 2009 l'agenzia spaziale europea e quella russa preparano l'esperimento Mars 500: sei volontari saranno rinchiusi per 520 giorni in uno spazio di 200 metri quadrati senza finestre alla periferia di Mosca.Questo tipo di esperimenti basterà a far capire come selezionare l'equipaggio giusto? Resta comunque impossibile prevedere, scrive Science & Vie, che effetto avrà sulla psiche degli astronauti vedere la Terra diventare un puntino quasi invisibile.