venerdì 17 aprile 2009

Un presidente sciacallo


Berlusconi dixit:

«Giornalisti, attenti a quello che scrivete: vi ricordo che a casa mia in questi giorni si tengono le riunioni sulla Rai» (Silvio Berlusconi, Londra, 2 aprile 2009)


«A un certo momento non voglio arrivare a dire di fare azioni dirette e dure nei confronti di certi giornali e di certi protagonisti della stampa, però sono tentato perchè non si fa così...» (Silvio Berlusconi, Praga, 4 aprile 2009).


Uno stralcio da 'Presidente sciacallo' di Pancho Pardi su Micromega:
"La telecamera indugia impudica su volti piangenti, replica all’infinito momenti chiave, ripete narrazioni spezzate, illustra destini infranti, insiste su particolari strappacuore: l’orsetto di peluche, la culla schiacciata. All’occorrenza la musica di sfondo aggiunge pathos. Telegiornali e programmi si inseguono, si avvicendano, macinano ore di trasmissione in cui domina l’affabulazione sentimentale e manca l’analisi.
Chi si azzarda a porre domande indiscrete sul contributo umano alla catastrofe viene bollato: non rispetta il dolore, è uno sciacallo. La trasmissione Anno Zero per aver dato voce a critiche sulla disorganizzazione dei soccorsi è stata lapidata.Poi, dopo la dose opportuna di sventura e infelicità giunge la catarsi.
Il capo in mezzo al popolo stringe mani, abbraccia, conforta, promette. Dispensa forza e sicurezza. Mentre chi apre interrogativi irriverenti è accusato di non rispettare il dolore, il capo vince il dolore e ne rappresenta il necessario superamento. Le telecamere - compiacenti le sue, asservite quelle delle reti pubbliche - lo inseguono e illustrano. Scelgono il lato migliore, l’espressione più adatta allo scopo: mascella stretta, fermezza virile. La carta stampata in buona parte segue corriva. La sintesi è già pronta e già detta: il consenso verso di me supera il 70 e va verso l’80%; non sono più solo il presidente del consiglio sono il presidente di tutti gli italiani. Se lo dice da solo prima ancora che una stampa già incline all’ossequio gli tributi il riconoscimento. Pochi si azzardano a osservare che così trae vantaggio improprio dalla sventura e dal dolore."

Mi domando chi sia il vero sciacallo